PORTICCIOLO DELLA BANDITA: UN ESEMPIO DI “FAKE NEWS UFFICIALE”
Il Porticciolo della Bandita è il suo futuro stranamente attrae come il miele le “fake news” cioè le false notizie: in parole povere le “bufale”.
Niente di speciale dirà qualcuno: l’informazione in rete è piena di “fake news” . Ma queste “bufale” sono un po’ speciali cioè non vengono divulgate da “misteriose agenzie russe” o da idioti che non hanno niente di meglio da fare e che il comico Maurizio Crozza ha magistralmente parodiato ma ….dalle istituzioni ufficiali.
Ecco le prove:
Il 29/01/ 2015 fu pubblicata la seguente notizia “ Il progetto del Nuovo acquario di Palermo muove i primi passi e lo fa alla grande, con un investimento previsto di 50 milioni di euro…… Grandi numeri per un idea lanciata quasi un anno fa nella sede di Confidustria Palermo e che oggi comincia a concretizzarsi dal momento che il Comune ha già individuato l’area prescelta ovvero ….il Porticciolo della Bandita.”
Bella notizia ma purtroppo era“ falsa”.
Infatti dopo tale annuncio roboante ……. cadde .il silenzio.
Passano i mesi e il 16/10 /2015 alcuni giornali riportarono un comunicato dell’’Assessorato Pianificazione Urbana e Territoriale, Mare e Coste del Comune di Palermo. In tale comunicato si parlava dei diversi interventi di valorizzazione e tutela della costa, lungo tutto il fronte a mare della città ed in particolare lungo la costa sud.
Spiegava l’assessore Gini “sono in cantiere imponenti opere per restituire qualità alle acque del mare e restituirlo potenzialmente alla balneabilità .”
Il lungo e “imponente” elenco delle opere previste comprendeva anche un progetto di “Rifunzionalizzazione dei fondali del porto della Bandita di Palermo”.
Secondo tale notizia le opere sarebbero consistite nella rimozione del materiale accumulato con un intervento di scavo della parte superficiale e di dragaggio dei fondali.
E il progetto dell’’acquario, che fine aveva fatto ?
In pochi mesi si era passato dall’Acquario da 50 milioni alla …….” rimozione del materiale accumulato con un intervento di scavo della parte superficiale e di dragaggio dei fondali.”
Poco male, non avremo avuto l’acquario ma almeno il Porticciolo della Bandita sarebbe stato recuperato. Ma purtroppo a Palermo ci dobbiamo accontentare solo di annunci o di “fake news”
Nella realtà l’intervento ci fu ma si limito alla rimozione delle cataste di rifiuti che impedivano l’accesso al mare.
E il drenaggio dei fondali?
Dopo le analisi preliminari eseguite nel 2016, il Comune finalmente pubblicò, nel 2017, il bando per un cantiere che sarebbe dovuto durare circa otto mesi, ma purtroppo la gara andò deserta. E così il Comune lo ha ripubblicato, dopo tre mesi, ma tagliando le somme a 138 mila euro e finalmente il bando, nel settembre 2017, è andato a buon fine .
Finalmente una buona notizia, dirà qualcuno. Purtroppo non è così.
Passa il tempo e di tale appalto si perdono le tracce. Solo l’8/07/2018, cioè dopo ben 9 mesi, finalmente il Comune annuncia che “sarà firmato nel corso della settimana il contratto per l’avvio dei lavori di dragaggio del Porticciolo della bandita”
Purtroppo si trattava di una “ fake news” istituzionale, cioè di una …..bufala.
Come sostiene il consigliere comunale Forello “Da allora sono passati ancora molti mesi e il contratto non é stato ancora stipulato, sta iniziando intanto l’inverno e il maltempo e chissà se mai inizieranno questi lavori”.
Ma torniamo da dove eravamo partiti cioè dall’acquario.
Il 20/02/2018 viene pubblicata da “BLOG Sicilia” la seguente notizia “Nascerà un Acquario a Palermo : torna in auge l’idea da 10 milioni di euro di investimento per il turismo”.
Nell’articolo era scritto “A rimettere in pista l’idea, della quale si era già parlato circa 4 anni fa, è stata una riunione riservata tenuta in questi giorni fra amministrazione comunale, costruttori e investitori privati.” Il nuovo progetto, secondo indiscrezioni, sarebbe stato illustrato, nelle linee generali, nel corso di un incontro al quale hanno preso parte gli investitori rappresentati dall’imprenditore Flavio Mazza, l’architetto Piras, i consulenti dello studio legale Gallo, il presidente del collegio dei Costruttori ANCE di Palermo, Fabio Sanfratello. Emilio Arcuri e Lorenzo Ceraulo per il Comune di Palermo. La nuova idea prevede un investimento di 10 milioni di euro (contro i 50 del primo progetto) per la realizzazione dell’acquario nell’area del ‘mammellone’ alla Bandita
La notizia però non ebbe però grande risalto .Oltre il fatto che rispetto al vecchio e faraonico progetto del 2014-15 , la cifra da investire era molto minore , ma ormai i lettori si erano fatti furbi. Chiaramente tale notizia ,certamente vera, somigliava tanto a una “fake news”.
Infatti di tale progetto dell’acquario ….si sono perse le tracce.
P.S. Recentemente , il giornale “LA REBUBBLICA” ha aperto una campagna per recuperare il Porticciolo della Bandita, ormai abbandonata all’incuria e sommersa da rifiuti di ogni genere.
E si è così scoperto che la pulizia di tale porticciolo non rientra nei compiti della RAP e della RESET. Infatti il Comune , nel contratto dei servizio con le due società partecipate comunali, si è ……“dimenticato” di inserire il porticciolo della Bandita.
Purtroppo , tra tante “fake news”, questa è l’unica notizia vera.
COMPLIMENTI!!!!